
Svolto tra il 22 e il 31 gennaio
2015, il sondaggio ha evidenziato una fiducia diffusa verso un miglioramento
della situazione finanziaria del Paese, con solo un 8% propenso a un
peggioramento e il 43% senza variazioni indicative. Con il "CFA Italy
Sentiment Index”, ovvero la differenza tra ottimisti e pessimisti, a 39,4% è
possibile evidenziare un consistente ottimismo negli attenti al settore con un
indice che supera di oltre 20 punti la quota registrata nel dicembre 2014.
Il miglioramento dell’indice di
sentiment, secondo Angelo Meda, Responsabile Investimenti Azionari Banor Sim, è
attribuibile a tre fattori principali quali: la forza del dollaro con relativo
impatto sulla competitività aziendale, il quantitative easing della Bce e
relativa immissione di liquidità nel sistema interbancario e la riduzione del
prezzo del petrolio, determinante per l’economia importatrice quale l’Italia.